UNA POESIA AL FEMMINILE
« Ta taggatet imzad » significa « le suonatrici d’Imzad »
Si tratta di un sapere poetico al femminile.
L´
Imzad è un violino a una corda.
Più che uno strumento, l’imzad è un simbolo del potere, suggerendo una musica particolare dedicata a un ordine sociale, ad un’organizzazione dello spazio e del tempo.Questo strumento è riservato solo alle donne. Nessun altro strumento è associato all’Imzad. In assolo, sulla musica dell’Imzad, l’uomo canta e solamente il suono della sua voce è accettato per mescolarsi a quello dello strumento.
L’uomo e la donna sono tutti e due artisti. Qualchesia l’evento della vita evocato, i suoi dettagli, tutto è rimato o cantato. Il valore dato a quell’atto in sé è particolare, l’atmosfera ne fa il suo fascino. Fino ai giorni nostri, le donne suonano l’Imzad e gli uomini cantano recitando poemi.
La donna tiene lo strumento sulle sue cosce (un po’ come lo farebbe con un neonato). La mezza-zucca, inclinata di ¾ è così avvolta dalle cosce e dai ginocchi. La mano sinistra stringe la parte esterna del manico e può appoggiarsi sul ginocchio sinistro.
Una volta ognitanto, la suonatrice soffregga i crini tesi, con un pezzo di resina dell’albero gommifero. I cuoi d’Imzad sono spesso ornati da motivi o coperti di iscrizioni in Tifinagh indicando il nome della proprietaria; possono anche essere ricoperti da versi scritti da uno degli ammiratori.